domenica 28 marzo 2010

Doppio risultato

In questo pomeriggio mi trovo a commentare un doppio risultato che mi rende molto felice l'argento di Bernardo Serrini al Capionato mondiale di Grappling a Cracovia un risultato importantissimo per un atleta e amico di indubbio valore.
Un altra nota di felicità viene da Francesco Cocchi che oggi si è cimentato nel campionato Adcc
vincendo due lotte e conquistando la categoria .
complimenti a entrambi per i risultati ottenuti

lunedì 22 marzo 2010

Corso di formazione insegnanti di grappling FIGR

La Federazione Italiana Grappling, per promuovere e diffondere lo sport del Grappling nell'Italia Centrale, dal mese di Aprile organizzerà dei corsi di formazione per Insegnanti Tecnici di Grappling riconosciuti dalla FIGR.
Frequentando i corsi (20 ore di lezione ogni 6 mesi) si avrà la qualifica di Aspirante Allenatore della FIGR che abilita all'insegnamento del Grappling presso una Società Sportiva affiliata alla Federazione.
I corsi si svolgeranno una volta al mese a Firenze in via della Chiesa n. 52.
Ogni incontro mensile durerà 4 ore e costerà 40 euro a persona (10 euro all'ora a persona).
I corsi saranno tenuti dai Maestri di Grappling Bernardo Serrini (Campione Italiano di Grappling 2009 e 5° al Campionato del Mondo 2009) e Matteo Calamandrei.
Le iscrizioni devono essere presentate entro il giorno 11 aprile 2010.
Per iscriversi e per ulteriori informazioni è possibile contattare il Maestro Bernardo Serrini all'e-mail bernardo.serrini@yahoo.it Questo indirizzo e-mail bernardo.serrini@yahoo.it o al tel. 335-1383859 o il maestro Matteo Calamandreai all'e-mail matteobjj@hotmail.it o al tel. 333-3675201.

domenica 21 marzo 2010

Torino jiu jitsu challenge

In seguito a infortuni e impegni vari veniamo falcidiati nel numero e ci presentiamo in cinque a Torino più un amico dell' aranha jiu jitsu in funzione di accompagnatore.
Nonostante la presenza esigua rispetto a altri tornei ci siamo fatti valere con 3 ori su cinque partecipanti Matteo Calamandrei, Riccardo Bennati e Federico Nibbi conquistano il posto più alto sul podio mentre
Vincenzo Vittozzi dopo aver vinto il primo combattimento si ferma al secondo perdendo ai vantaggi mentre il nostro Giacomo Pani non è in giornata e viene strangolato.
Un ottimo risultato e i miei complimenti a tutti i ragazzi sia quelli che hanno vinto che coloro che hanno perso e a tutti i ragazzi che per motivi vari non sono potuti venire ma che comunque hanno dato una mano e preparato questa gara.
Complimenti agli organizzatori e a Freddy Linhares per lo svolgimento del torneo e agli arbitri e a tutto lo staff che si è prodigato per far scorrere via tutto al meglio.
Un ottimo lavoro anche da parte degli altri gruppi del Rio Grappling Club italia con tanti vecchi leoni e giovani promesse che fanno sperare bene per il futuro.

mercoledì 17 marzo 2010

scritti filosofici

Riflessioni personali post combattimento di Mattia Macchelli un argomento interessante riguardante ciò che dall esterno non appare ma nei combattimenti è sempre presente la strategia e la personalità
Questo estratto è logicamente soggettivo e si può essere daccordo o no ma penso che comunque offra molti punti degni di approfondimento.



“In generale, quando sai che il combattimento sarà facile, lascia la prima mossa all'avversario. Quando si preannuncia pericoloso, consideralo un compito soltanto tuo, anche se dovrai fare centinaia di tentativi.”Shiba Yoshimasa (1349-1410)

Riporto questa riflessione come esempio di come lo studio strategico possa essere applicato ad una situazione reale. Ho applicato questo insegnamento nell'ultimo combattimento. Non so dire se l'esito sia dipeso da questa strategia applicata, o se sarebbe andata diversamente senza applicarla. Per questo spiegherò cos'ho pensato, applicato, imparato; questo solo per capire.Innanzitutto sapevo chi era il mio avversario, sapevo che era più pesante, più esperto e quindi più sicuro di sé. Io invece avevo il timore che se avessi sbagliato anche solo una cosa quella mi avrebbe portato alla sconfitta. Accettato di perdere ancor prima di combattere, decisi perlomeno di fare spettacolo per il pubblico presente. Avrei fatto il mio gioco, anzi l'avrei imposto, senza preoccuparmi di perdere, dei punti e delle posizioni. Se insomma dovevo combattere e perdere non l'avrei fatto preoccupandomi del regolamento del torneo, quanto piuttosto mi sarei preoccupato di imporre il mio gioco: uno show. Così fin dal principio ho iniziato ad attaccare freneticamente, a provare, a infastidire, muovermi, muoverlo, ed il tutto senza l'intenzione di concludere gli attacchi. Il mio scopo era tenerlo impegnato, toccata e fuga. Questo in effetti è bastato a tenere il mio avversario occupato a difendersi da indecisi attacchi, inn ocui, ma non per questo ignorabili. Senza volerlo il mio avversario si è trovato dall'essere occupato all'essere insicuro. Ogni blando attacco, senza volerlo, era più insidioso del precedente, anche se nessuno arrivava a conclusione. Però, sicuro di poter difendere quegli attacchi, il mio avversario non si era preoccupato di attaccare: era troppo occupato a staccare le prese e a sciogliere le dita che io intrecciavo. Il tempo passa e senza accorgersene il mio avversario perde sicurezza in piedi. Io non l'ho mai avuta, ma l'importante è stato non dare a lui questa impressione. Insicuro in piedi cerca il gioco a terra. Qui mi sento più sicuro: basta poco per tenere l'avversario a terra e controllarlo. L'idea era però quella di continuare a infastidirlo. Dargli qualcosa senza rischiare troppo e poi toglierlo, tessere trappole. Insomma ho continuato a fare quello che facevo in piedi: attaccare freneticamente, frustrare, indurre all'insi c urezza e poi all'errore. Ancora in piedi e in terra continuando a imporre il proprio gioco, e prima o poi l'errore arriva. E senza volerlo si inizia a accumulare qualche punto, e così sono tornato a considerare le regole del torneo: il tempo, i punti, le posizioni. Qui finisce tutto. Conclusioni:1.Quel che ha scritto Yoshimasa va seguito;2.considerando come ha combattuto il mio avversario aggiungerei: “se sai che il combattimento sarà facile, lascia la prima mossa all'avversario, ma quella soltanto”;3.il jiu jitsu è un gioco basato sugli errori: assicurati di evitarli, provocarli, sfuggirli, coglierli;4.dopo il gioco viene la competizione. Ognuna con le sue regole e i suoi punteggi, preoccupatene al momento opportuno.

venerdì 12 marzo 2010

Adcc Brescia

Complimenti agli atleti Mattia Macchelli e Gentian Shei che hanno partecipato alla tappa di Adcc Brescia.
Mattia nella classe A si iscrive nella categoria di peso superiore la -77 qualificandosi terzo facendo diversi incontri e vincendo anche con una cintura nera brasiliana, non pago si cimenta anche nell'MMA light dove ottiene l'oro.
Gentian combatte in classe B dove si arrende in finale dopo due buoni combattimenti vinti a lui la medaglia di argento.
I miei complimenti a entrambi gli atleti.

Allenamento Sabato 13

Questo Sabato l'allenamento si terrà alle ore 12 invece che alle ore 15