lunedì 31 maggio 2010

Usate la testa

USATE LA TESTA !

Una gara per un atleta è sempre un'occasione di crescita. La gara da la possibilità di vedere cos'è che funziona veramente quando di fronte a noi non abbiamo un amichevole uke, ma bensì un agguerrito avversario che non ha nessunissima intenzione di renderci il gioco facile.
Domenica 23 maggio si è svolta la seconda Rio Grappling Cup. Dato che si trattava di una gara di grappling e non di bjj, le regole, e quindi il gioco, cambiavano considerevolmente. Però, nonostante il diverso regolamento ,una prassi del bjj, controproducente nel grappling, continuava a verificarsi con metodica regolarità negli incontri di tutti i livelli: la chiamata della guardia. Non sono stati pochi infatti i combattimenti in cui uno dei due avversari rifiutava il gioco in piedi saltando in guardia. E i motivi sono evidenti: chi gioca la guardia ha a disposizione una variegata scelta di finalizzazioni, ribaltamenti o transizioni in altri tipi di guardia. Mentre chi subisce la guardia ha solamente una possibilità: uscire dalla guardia. Può sembrar banale ma è meglio ricordare quindi che chi gioca guardia si espone all'unico pericolo di perderla, mentre chi la subisce deve costantemente fare att enzione a non farsi ribaltare o finalizzare e nello stesso tempo deve fare di tutto per uscire da questa situazione. A prima vista quindi saltare in guardia sembrerebbe una cosa intelligente. Ma non è sempre così... la chiamata in guardia nel grappling (diversamente dal bjj) prevede infatti l'assegnamento di un punto all'avversario, esattamente come se quest'ultimo avesse eseguito un atterramento. Senza soffermarsi sulle ragioni che possono portare alla scelta di una tale strategia (perchè cercando si trova anche tal ragioni), voglio invece concentrarmi sull'immediata conseguenza di una tal scelta.
Chi prende il primo punto, facendo un atterramento o subendo una chiamata in guardia, si ritrova in una situazione di vantaggio che se mantenuta semplicemente per cinque minuti lo porterà ad una tranquilla e facile vittoria. Chi chiama la guardia (o subisce un atterramento) si mette invece in una situazione di svantaggio che lo vede costretto ad attaccare senza tregua nel tentativo di recuperare il divario. La validità di questo discorso ovviamente non è limitata a questo contesto specifico: può invece essere estesa ad ogni situazione che vede, qualcuno in vantaggio che tenta di mantenere il punteggio in stallo, e qualcun altro in svantaggio che tenta freneticamente di ribaltare la situazione.
Per capire di cosa parlo vi propino il video del mio secondo incontro. Il mio avversario (e amico!) era infatti Riccardo Calcagno, un ragazzo con un gran gioco dalla guardia che già in precedenza avevo avuto modo di sperimentare sulla mia stessa pelle (armlock). L'esempio è perfetto per il mio scopo in quanto vede il mio avversario chiamare la guardia (mettendosi così in svantaggio) con l'idea di poter lavorare più agevolmente da questa posizione con finalizzazioni e ribaltamenti. Nella realtà però non tutto va sempre secondo i nostri piani...
http://www.youtube.com/watch?v=VMes-HKlIL8
Con questo video vorrei mostrare come è possibile stare dentro la guardia senza esporsi eccessivamente a finalizzazioni e ribaltamenti. Da 1' 25” fino a 2' 0” tenendo la testa sul petto, le mani sotto le ascelle e i gomiti attaccati ai fianchi mi è stato infatti possibile bloccare il mio avversario a terra senza dargli la possibilità di concludere. Ma in che modo? Con la testa che schiaccia le spalle a terra si impedisce ogni movimento alto-basso; con le mani si limita il movimento delle braccia; infine con i gomiti si controlla il movimento del bacino destra-sinistra. Da questa posizione le uniche cose da temere sono kimura e omoplata; ma con un po' di pazienza e pratica è facile riuscire a trovare il modo per evitare anche queste per poi passare ad aprire la guardia.
Ma quindi abbiamo trovato la posizione definitiva e sicura al 100% per la guardia? No, anche in questo caso, come in ogni posizione nel jj, c'è sempre almeno una via di fuga. Per uscire da questa posizione basta infatti spingere, con entrambe le mani, la testa del nostro avversario su un lato e verso il basso, creando così lo spazio sufficiente per spostare il bacino lateralmente (utilizzando anche i piedi sul bacino per ottenere più forza). Con il bacino libero potete iniziare a lavorare per qualche finalizzazione, per tornare i piedi o per cambiare guardia.
Conclusioni:
- ogni gara, come ogni allenamento, come ogni cosa in generale, può farci crescere, è stupido non approfittare di questa possibilità
- non concedere mai un vantaggio all'avversario sicuri di poterlo recuperare
- imparare almeno un atterramento

giovedì 20 maggio 2010

Florence Jiu Jitsu day

Sabato 19 Giugno e il 26 nelle due scuole fiorentine Rio Grappling si terrà il Florence Jiu Jitsu
day una giornata pensata per fare conoscere il nostro sport a amici e conoscenti e alla propria famiglia .
Le giornate prevedano un piccolo seminario per provare direttamente cosa è il Jiu Jitsu e alcune Demo che mostrano la disciplina nei suoi vari ambiti di appllicazione.
Al termine un rinfresco per festeggiare l'anno trascorso insieme e condividere quesat passione con chi ci è vicino.

Shoto Italia

Complimenti a Mattia Macchelli e Gentian Shei che ottengono la vittoria al Campionato italiano di Shooto tenuto a Rimini.
Entrambi si sono allenati duramente e con continuità.
Un ringraziamento a Jacopo Giunti che li ha seguiti ogni giorno per migliorarli nelle percussioni.

mercoledì 12 maggio 2010

2° lezione corso grappling FIGR

Si comunica che la seconda lezione del corso di grappling sarà sabato 15 Maggio dalle ore 10:00 alle ore 14:00 alla palestra Sempre Avanti di Via Della Chiesa a Firenze.
Il ritrovo è fissato in suddetta sede per le ore 9:30.
La lezione tratterà arm drag e varianti in piedi, passaggi di guardia da terra e da in piedi, uscite da side mount e back mount position.
Alla fine della lezione ci sarà una breve seduta di sparring per verificare il livello dei partecipanti e sarà consegnato un prospetto plastificato riepilogativo delle 4 ore di lezione.

Bernardo Serrini e Matteo Calamandrei

domenica 2 maggio 2010

Mercoledì Grappling

Grazie all'interessamento e gentilezza di Marco Longo da questa settimana il mercoledì vi sarà allenamento di Grappling alle ore 21.
Colgo l'occasione per spendere due parole su Marco, atleta esperto e dalle indubbie vapacità tecniche Marco è stato anche il mio primo allievo e colui che mi ha dato fiducia e aiutato a cominciare questo percorso.
Persona molto tranquilla e gentile svolge un ottimo lavoro all'interno della scuola contribuendo a fare gruppo e a aiutare i nuovi arrivati.
Marco oltre alla lezione di Grappling del Mercoledì si occupa anche di gestire e guidare la lezione del Lunedì alle 21 dedicata ai principianti dove con cura e pazienza certosina aiuta a muovere i primi passi nella nostra meravigliosa arte.
A lui e a tutti i miei allievi ognuno speciale a suo modo un grande ringraziamento per tutto il lavoro svolto e l'attaccamento alla nostra scuola.

Fuori Orario

Un augurio a Niccolò del Panta che si è lanciato in una nuova attività imprenditoriale, l'apertura di un Bar all'angolo della centralissima Piazza della Libertà.
Il nuovo Bar si chiama " Fuori Orario " e spero che diventi presto un punto di ritrovo per la famiglia Rio Grappling Firenze dove stare insieme oltre alla palestra per cementare ancora di più il nostro spirito di gruppo.
Ancora un grande in bocca a lupo a Nicco che sicuramente dimostrerà nella conduzione la stessa grinta che mostra in palestra.

sabato 1 maggio 2010

stage Roberto Atalla

Giovedì 6 Maggio ore 20 stage del Maestro Roberto Atalla responsabile del Rio Grappling Club e pluri campione di jiu jitsu.
Al termine dello stage giro in centro.